E’ cambiato tutto ma l’emozione resta.

Da Bova Marina a Sanremo Salvatore Clemensi cura il look di Ermal Meta, Bugo e Lo Stato Sociale per tutta la settimana.
Curiosità e indiscrezioni dalla kermesse a prova di Covid:

“C’è poca gente in giro e anche dentro l’Ariston le presenze sono ridotte al minimo”.

E’ stato un lavoro frenetico cominciato all’inizio della settimana: “Sono arrivato lunedì a Sanremo – racconta – abbiamo fatto programmazione insieme ai membri del mio staff. Ho cominciato da subito a pettinare molti big e mi sono stati assegnati alcuni di loro che ho seguito durante tutto il Festival: Ermal Meta, Bugo e Lo Stato Sociale.

Clemensi ha studiato il look per ogni serata vedendo in anteprima gli abiti degli artisti assegnati, ma quali sono le richieste dei cantanti  in gara?

“Per esempio Bugo – confessa Clemensi-  ci tiene molto ad essere ordinato anche per le interviste. Il suo diciamo è un ordinato spettinato e anche se porta i capelli spettinati il suo disordine è curato da me. Per Lo Stato Sociale ogni esibizione è sempre una sorpresa. Ermal Meta invece ha sempre voluto capelli molto naturali”.

Ma non solo cantanti per il parrucchiere di Bova Marina, tanti sono gli ospiti che ruotano intorno alla kermesse e infatti durante la kermesse è stato lui a pettinare il maratoneta Alex Schwazer, l’attrice Emanuela Fanelli e il doppiatore e attore Francesco Pannofino.

Il Festival blindato dall’emergenza Covid

Un Festival blindato questo che assume un sapore diverso non solo per il pubblico a casa che vede il teatro vuoto e per gli artisti che cantano senza una platea, ma soprattutto per i tutti quelli che lavorano intorno a questa enorme macchina organizzativa, che sta adottando delle regole rigidissime per evitare di incepparsi a causa del Covid.

“E’ un Festival diverso rispetto all’anno scorso, mi sottopongo a tampone un giorno sì e uno no. Il risultato del test che faccio lo devo esibire sia nei camerini che in hotel prima di entrare. Si lavora naturalmente sempre con la mascherina e con sanificazione continua. Rispetto alle edizioni precedenti siamo veramente pochissime persone in camerino: io, l’artista e lo stylist e al massimo il manager. La cosa importante è che c’è una grande serietà nell’organizzazione del Festival. E’ cambiato veramente tutto”.

“Sicuramente è piacevole rivedere i cantanti che hai conosciuto l’anno precedente con i quali ha preso una certa confidenza. E’ bellissimo vedere tutto in anteprima, quest’anno c’è poca improvvisazione, tranne Fiorello e Amadeus che sono spettacolari, tutto è programmato. In città però l’aria che si respira non è quella consueta del Festival c’è poca gente in giro, è particolare vederlo così. Dentro l’Ariston l’atmosfera è sempre la stessa manca solo l’afflusso di persone che c’era prima, adesso le presenze sono ridotte al minimo indispensabile”.

Tirando le somme di questo Festival, posso ritenermi davvero soddisfatto dell’esperienza maturata soprattutto grazie al confronto con artisti e colleghi veramente unici.

Inoltre ci tengo a ringraziare in particolar modo l’azienda Wella per avermi dato questa incredibile opportunità.